2019 Compagnia Baglioni-Bellani
drammaturgia del movimento
SEMPRE VERDE
Il fratello torna da un lungo vagare. La sorella non si è mossa da dove è nata. L'incontro tra i due è come un viaggio per riconoscersi. Un tempo, insieme, per trovare le radici e il senso del presente che spazia dalla realtà fatta di incertezza, la paura di non riuscire a costruire nulla con le proprie mani e una memoria fragile, evanescente, nella quale i due si ritrovano bambini, sognanti, giocanti. In questa Antigone e questo Polinice contemporanei, scorre un sangue che rischia di essere infettato, un sangue sbiadito, avvelenato dal disagio di non sapere più scrivere la propria storia. Un sangue che però non può essere ignorato. Il sangue dei Fratelli.
2017 - 2020 Larthia
cura del movimento e performer dei videoclip musicali
Larthia è una cantante e contautrice di origini umbre. Vive e insegna musica a New York con un dottorato presso TC in educazione musicale
SOTTOVOCE - parafrasi - 2020
SOLIDA 2020
DERMA 2019
DELIBERATE 2017
2016 Barbara Pinchi Poesia
performer per video poesia
FALANOTTE
tra le mani la bocca tra le mani le labbra tra le mani e il palato tra le dita le mani la bocca tra le labbra / SOSPESA / le tue mani tra la pelle tra le dita le rughe tra le dita e la pelle LE LINEE tra le mie mani SCIOLTA tra il pollice e l’indice TE tra le mani e le guance e le guance e le mani /ARRESA / fatta fossile tra le pieghe e le righe tra la bocca e la linea tra le nostre e le vostre tra le loro e la mia tra la tua e la tua tra le vostre e le mie tra le mani e le mani.
tra la mia e la mia cola l’indice. tra la mia e la mia fa la tua e la mia fa la notte sempiterna, fa la cima. tra la cima e la cima fa la notte sempiterna. e fa la mia e fa la tua e fa la calma della cima e FALANOTTESEMPITERNATRANOI
2014 Simona Bertozzi
assistente alla coreografia GUARDARE AD ALTEZZA D'ERBA
“ tutto è rivelazione, tutto lo sarebbe se fosse accolto allo stato nascente”- Maria Zambrano.
Osservare. Scoprire.Spingersi fino al limite. Tornare a ripetere.
Riformulare le regole del gioco. Perpetrare lo sforzo, la frenesia e farne esercizio di ascolto, il compito anatomico per un dialogo di sguardi, di figure, per una pratica di incontro e conoscenza reciproca. Guardare ad altezza d’erba, è un invito a mutare la verticalità delle posture e dei camminamenti per esercitare l’immediatezza della visione.
Secondo uno schema di attraversamenti e configurazioni geometriche, i giovani interpreti compongono una partitura di gesti e pulsazioni dinamiche in cui l’avvicendarsi di ruoli e mimetismi rimanda alla narrazione del folklore ludico infantile.
La tensione interna alla struttura coreografica vuole coniugare la serietà e l’impiego fisico che caratterizzano il gioco, con la capacità di rinnovamento delle azioni che lo configurano.
Abilità, destrezza, attesa, riflessione si aprono all’azzardo e all’esplorazione. Ad ogni giovane partecipante il compito di appassionarsi alle regole e alla loro reversibilità, dialogando con la scelta dei tempi e la mappatura dello spazio.
Una ritualità vertiginosa del “minuscolo” che, tra andature, battiti e ripetizioni, riscopre uno stato originario, primordiale, della condivisione e consegna ai giovanissimi corpi un transito verso l’invenzione e l’esercizio della fantasia.
2013 Melissa Giacchi Designer
performer
OPERARI lavoro di forme
Performance site specific per l'istallazione museale ideata dall' architetto di interni \ designer Melissa Giacchi per Galleria Cinica \ Palazzo Lucarini , Trevi.
Obiettivo ultimo è coinvolgere totalmente lo spettatore grazie al connubio di molteplici pratiche: da quella visivo-architettonica a quella musicale, dal video al movimento corporeo restituito a passi di danza contemporanea. Un’indagine che prende le mosse dallo stesso titolo della mostra: un termine che attinge dal latino opèro ovvero lavoro, per svilupparsi attraverso una struttura composta da forme di matrice geometrica, ognuna delle quali, appunto, opera e/o agisce con la sua adiacente per dar vita ad un linguaggio volumetrico che si concretizza nella terza dimensione.
La riflessione sui concetti di macro e micro architettura è una delle indagini-cardine intorno a cui s’impernia la ricerca di architetti che operano ponendo attenzione sia all’ambiente/luogo/paesaggio in cui il loro progettare s’inserisce, sia all’uomo in quanto individuo che usufruirà di tale struttura.

di Caroline Baglioni Michelangelo Bellani
regia Michelangelo Bellani
con Caroline Baglioni , Christina La Rosa
luce Gianni Staropoli
spazio Michelangelo Bellani, Gianni Staropoli
aiuto regia Marianna Masciolini
drammaturgia del movimemento Lucia Guarino
suono Valerio di Loreto
produzione Baglioni \ Bellani con il sostegno di Officine Teatro Stabile dell'Umbria residenze Centro Umbro Residenze Artistiche\ Centro Teatrale Umbro
si ringrazia Spazio Zut , Teatro Fonte Maggiore per gli spazi, Daria Deflorian , Attilio Scarpellini per il dono dei libri, Umbria Kinetics per la realizzazione tecnica.




Poesia e presenza scenica: Barbara Pinchi
Danzatrice: Lucia Guarino
Musica: Angelo Benedetti
Riprese e montaggio video: Fabio Galeotti
Regia: Fabrizio Corvi
Coreografia: Simona Bertozzi
Con Nanni Capecchi, Alice Crocioni, Laura Lombardi,
Carlotta Martellini, Andrea Suero e Diletta Taddei
assistente alla coreografia Lucia Guarino
Musica A. Vivaldi Andante da Concerto in D minor for 2
Mandolins, J. Barrière Allegro Prestissimo da Sonata for 2
Cellos (feat. Yo-Yo Ma & Bobby McFerrin)
Produzione La Biennale di Venezia 2014
In collaborazione con il Teatro Stabile dell’Umbria
Progetto a cura di Associazione Culturale Nexus
Si ringraziano: Centro Danza, Centro Studi Danza Umbro,
Dance Gallery, School of Dancing Spring
